Il progetto

PER COMUNITÀ SOSTENIBILI E LOCALI DEL CIBO

“I cambiamenti climatici sono il risultato di più di un secolo di energia e uso del suolo insostenibili, così come insostenibili sono stati gli stili di vita, i modelli di consumo e di produzione” (dal comunicato finale di IPCC-Panel Intergovernativo sul Cambio del Clima dell’ONU: “Le evidenze scientifiche sono chiare: il momento di agire è ora” – Ginevra 4 aprile 2022).

“Ridurre del 50% l’uso dei pesticidi chimici entro il 2030, l’uso dei fertilizzanti sarà ridotto di almeno il 20%, destinare almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica entro il 2030” (da “La plenaria del Parlamento europeo sostiene la strategia Farm to fork”- FASI 20-10-21).

Tra i modelli di produzione insostenibili, quelli agricolo e di allevamento dominanti sono la prima causa delle emissioni climalteranti (la seconda è la produzione di energia da fonti fossili): il contributo al cambiamento climatico delle filiere agroalimentari ‘convenzionali’ è del 37% del totale (Fonte: Special report IPCC-2019).

Ai disastri ambientali si aggiungono quelli sociali ed economici provocati dalle guerre in corso e dalla “speculazione del mercato europeo sui prezzi delle materie alimentari ed energetiche” (dall’audizione in Senato del ministro della transizione ecologica – 16/3/22)